E’ passato mezzo secolo, da quel 1967 che per quartiere Torre rappresentò una sorta di ’68 in anticipo.
Merito soprattutto di quella che, al tempo, parve ai più come un’iniziativa rivoluzionaria: la Messa dei giovani.
Nel settembre del 1967, nel piazzale antistante la chiesa dei Santi Ilario e Taziano, si tenne infatti quella che passerà alle cronache come la Messa Beat.
Il primo caso nell’intero Nord Italia, di una messa cantata che usava il linguaggio dei ragazzi, la musica degli stessi.
Come mostrano le foto dell’epoca, la partecipazione di pubblico fu enorme, tanto che dal piazzale della chiesa si vede gente fino alla piazza.
La manifestazione ebbe un così notevole successo che il gruppo fu successivamente chiamato ad esibirsi in diverse parrocchie della diocesi e non solo.
Ora l’Associazione Torre ha deciso di riproporre quel pezzo di storia del quartiere, riuscendo a recuperare perfino alcuni di quei 17enni che al tempo formavano il gruppo musicale che diede vita al concerto.
Si tratterà di una riedizione in chiave moderna che contiamo non toglierà nulla al fascino dell’originale.
Per ciò che concerne la serata concerto presentata da Silvio Simonetti, la voce narrante Bruno Boston accompagnerà il concerto multimediale interpretato da nove musicisti del gruppo “Viva Voce” che nella seconda parte della serata ricorderanno per noi le canzoni di quegli anni, l’emergere del cantautorato italiano.
A simboleggiare il cammino verso il futuro ci sarà invece un’esibizione di Audio Paint (musica attraverso le immagini di arte moderna ) degli artisti Roberto Drumo Vignandel e Giulio Masieri.
L’evento si innesta in un insieme di appuntamenti che prevedono il coinvolgimento delle tre Parrocchie di Torre.
Un Workshop di Canto e Musica organizzato dai giovani; una mostra fotografica “Messa Beat e Dintorni” ed un incontro culturale “Dal Gregoriano alla Messa Beat” curati da Renato Portolan dell’associazione “Copertine come Quadri”; un incontro teologico intitolato “Il Concilio Vaticano II e l’aggiornamento della Chiesa”.