L’Associazione Torre ha tra le sue finalità l’obiettivo di riqualificare il quartiere anche attraverso la rievocazione di eventi di importante impatto storico, culturale e sociale.
Uno di questi, sicuramente tra i primi nel Nord Italia, fu il Concerto “Messa Beat” che si tenne il 9 settembre 1967 nel piazzale antistante la chiesa dei Santi Ilario e Taziano. Le foto e le testimonianze dell’epoca ce lo riportano come evento che vide la partecipazione dell’intero quartiere, quella sera trasformatosi in pubblico.
Sono passati 50 anni e, in Italia, quel periodo molto promettente viene ricordato come quello di enormi cambiamenti.
Mentre l’Italia viveva il “68” la Chiesa usciva dallo storico Concilio Vaticano II.
In quel contesto, l’allora cappellano di Torre don Giacomo Tolot fu ispiratore di diverse iniziative che puntavano alla formazione evangelica dei giovani.
Tra queste, la “Messa Beat”: preghiere e canti arrangiati nello stile che allora travolgeva i giovani.
Il gruppo musicale che salì sul palco era composto da giovanissimi (tra i 17 e i 20 anni), alcuni nemmeno frequentanti gli ambienti della chiesa.
La manifestazione ebbe tale successo che il gruppo fu successivamente chiamato ad esibirsi in diverse altre parrocchie della Diocesi e non solo.
Senza ombra di dubbio la rappresentazione è inserita tra tutto ciò che caratterizza il quartiere di Torre; per questa ragione l’Associazione Torre ritiene importante organizzare una riedizione in chiave moderna dove l’arte, la cultura e la religione incontrano la storia.
La rievocazione organizzata dalla nostra Associazione contemplò ben cinque appuntamenti con il coinvolgimento delle tre Parrocchie di Torre e la partecipazione attiva dei tre parroci; un Workshop di Canto e Musica organizzato in collaborazione con il gruppo scout AGESCI Pordenone2 per i giovani del quartiere; una mostra con copertine di vinili e fotografie dell’epoca dal titolo “Messa Beat e Dintorni” e l’incontro “Dal Gregoriano alla Messa Beat” curati dall’Associazione “Copertine come Quadri”; una conferenza teologica “Il Concilio Vaticano II e l’aggiornamento della Chiesa”.
Momento clou, la serata di venerdì 7 settembre: il concerto – recital multimediale.
La voce narrante Bruno Boston introdusse i nove musicisti del gruppo “Viva Voce”, dando vita ai ricordi di un ragazzo del ’67. La Messa Beat impegnò la prima parte della serata, lasciando poi spazio alle canzoni italiane che fecero la storia del difficile decennio seguente.
Si rimase nella musica con Audio Paint, performance di musica attraverso le immagini dell’artista Giulio Masieri, accompagnato alla batteria da Roberto Drumo Vignandel.
Ha presentato la serata Silvio Simonetti.
La sceneggiatura e la regia furono a cura di alcuni componenti dell’Associazione Torre.
Dopo il successo della serata a cui assistettero oltre 700 persone, giunsero richieste di replicare lo spettacolo da alcune associazioni e organizzazioni in Pordenone, da tre comuni limitrofi e da due del vicino Veneto.
Gli appuntamenti furono oggetto di notevole interesse e goderono di una significativa affluenza di pubblico, in particolare il concerto del 07 settembre e la mostra espositiva che ebbero luogo dal 24 agosto al 03 settembre, durante i festeggiamenti della parrocchia di Sant’Agostino frequentata da migliaia di persone provenienti anche da zone limitrofe.
La scelta del logo a rappresentare l’intera manifestazione è il risultato di una minuziosa ricerca e di un’attenta cura dei dettagli: il pentagramma con le note rovesciate simboleggia il forte cambiamento delle musiche liturgiche di quel periodo; gli strumenti musicali capovolti stanno a significare di alcune difficoltà a suonare la musica beat in Chiesa; gli alberi rappresentano che “ciò che si pianta bene non viene estirpato” ma continua a vivere e crescere; infine gli uccelli
rappresentano la gioia che si esprime attraverso il canto e la musica.
Anteprima: La mostra
Immagini storiche
La serata evento
Ne hanno parlato:
La serata visibile su Youtube: